Affitto villa in zona tranquilla Gravellona Toce Piemonte

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Affitto villa in zona tranquilla
IT Gravellona Toce - Piemonte
Trattativa riservata

Prestigiosa villa di lusso con vista panoramica

Soggiorna in questa Prestigiosa Dimora antica per vivere un'esperienza esclusiva, in un'incantevole zona di privacy assoluta con panorama da sogno.

Lo spazio

Tale elegante dimora di lusso sorge nell’antico centro storico di Gravellona Toce, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Questa affascinante zona naturale si trova in uno strategico nodo viario tra le tre aree provinciali, dove a est si trova il grande Lago Maggiore, subito a sud il caratteristico lago di d’Orta San Giulio e immediatamente a nord il Lago di Mergozzo.

In questo territorio intessuto di bellezza sorge la nostra villetta d’epoca, proprio affacciata sul Torrente Strona, che scorre sotto l’abitato e dona ai presenti il suo fresco rigoglio sonoro.

La dimora storica ha ospitato negli anni importanti eventi turistici ed eventi, grazie alla vista mozzafiato che si gode dal suo giardino e alla bellezza dei suoi pregiati spazi interni, con oggetti d’arte classici e arredi d’epoca. Un sentiero sottostante alla dimora ci porta lungo il pendio fino al torrente sottostante, in cui in estate si potrà far il bagno tra le sue fresche acque. Goditi giornate indimenticabili di puro relax nel giardino romantico della casa, puoi anche gustare una colazione ricercata nella terrazza con vista sul fiume e sui monti circostanti.

Si accede alla dimora storica passando per un portone che dà su un atrio coperto, la cui scala porta al piano superiore. Qui si viene accolti in un disimpegno che a sinistra ci conduce negli interni della dimora storica. Ci accolgono due bellissimi saloni abitativi con splendidi arredi d'epoca e quadri pregevoli. La luce che penetra illumina gli spazi e distende lo spirito dei lieti ospiti.

Proseguendo si accede alla cucina a destra e all’ampio balcone a sinistra, che abbraccia tutto il salone e dà direttamente sulla bellissima veduta del fiume e della valle con le montagne, così come sulla vasta terrazza in cui gustare piacevoli colazioni mattutine o magici aperitivi al tramonto.

Procedendo verso la zona notte si accede alle due camere da letto principali. La prima, con letto matrimoniale, è dotata di due ampi armadi e di un bagno interno con servizi completi e vasca da bagno. La seconda camera è dotata di letto da una piazza e mezzo. Vi è poi un bagno esterno con doccia e servizi completi.

Accedendo a una scala interna si entra nell’ultimo piano del palazzo, finemente restaurato per mantenere le antiche travi del tetto, un'antica capriata dalla bellezza unica. Da qui si accede all’ultima camera da letto, la terza camera della dimora, con il suo letto matrimoniale. Accanto c’è un bagno con doccia e servizi completi. In questo piano è presente anche un locale lavanderia.

Al piano terra è possibile fruire anche di un altro locale che dà direttamente sul giardino panoramico: l’ampia taverna con spazioso tavolo padronale e importanti arredi d’epoca, in cui ospitare cene conviviali o pranzi sontuosi.

Accesso per gli ospiti

Gli ospiti hanno accesso, oltre all’intero spazio interno autonomo, anche all’incantevole spazio esterno, un ampio giardino che si erge sul fiume e la valle. Il giardino è in comune con la famiglia dei proprietari.

Altre cose da tenere a mente

Si consiglia di parcheggiare il proprio veicolo nel parcheggio pubblico gratuito a 100 mt dall’abitazione. Alternativamente c’è la possibilità di parcheggiare davanti alla dimora, ma si segnala che la strada che vi conduce sorge nel centro storico ed é stretta e poco agevole per le automobili larghe.

LA STORIA DELL’ANTICA DIMORA “DA CASTELLO”

Nell’anno 2005, l’antica dimora, conosciuta come palazzo Pirinoli, è stata riconosciuta come storica ed inserita nel “Catalogo dei beni culturali architettonici” dall’Amministrazione Comunale di Gravellona Toce.

Belle immagini del Palazzo sono state mandate in onda da “Piccola grande Italia” nel servizio dedicato a Gravellona Toce. (visibili sul sito istituzionale del Comune).

Il primo nucleo che ha visto nei secoli ampliamenti con annessioni di altri edifici e nuove costruzioni databili tra i XV ed il XVI secolo, è nato come “casaforte” a presidio del passaggio sul fiume Strona.

Sul fiume, infatti, sono ancora visibili i basamenti di un ponte di origine romana, che ne permetteva l’attraversamento per accedere al borgo della Baraggia proprio attraverso questa prima struttura fortificata in pietra di origine medioevale dove si pagava il dazio per l’accesso in paese. Sono ancora visibili le feritoie attraverso le quali si controllava il transito. Visibili sono anche due archi acuti in mattoni rossi; questo nucleo sembra coevo al castello di Cerro (Castrum Cerri) sempre nel territorio di Gravellona Toce, citato per la prima volta con la vicina chiesa romanica di San Maurizio nel 1023, quando il conte Riccardo da Castello e la moglie Anselda, cedettero tre quarti della corte di Cerro e la chiesa all’Abbazia di Arona.

Dell’antico Castrum Cerri resta ben poco poiché venne distrutto nel 1310 dai Ghibellini novaresi combattendo contro i Guelfi appoggiati dai conti di Crusinallo. La chiesa di San Maurizio conserva all’interno affreschi del XV e del XVI secolo.

Sull’altura del Motto, a poche centinaia di metri dalla nostra antica dimora, sorge un altro castello, sempre coevo. Viene per la prima volta citato nel 1028 in un documento di liberazione dell’ancella Griberga ad opera del conte Riccardo da Castello che agisce ”infra castro Gravellone”. Dei Da Castello sono dunque il castello di Cerro e quello di Gravellona, presenti a poca distanza l’uno dall’altro e, verosimilmente, anche la nostra torre, unita al castello di Gravellona con mura fortificate ritrovate sul lato destro del fiume Strona.

Posto su un’altura di 325 metri sul livello del mare, il castello di Gravellona, detto “Castello del Motto”, dalla collina su cui sorge fu utilizzato come fortezza di presidio del territorio per diversi secoli. Dalla sommità, infatti, si scorge l’imbocco della Val d’Ossola che porta in Svizzera, il lago Maggiore, la via per Milano, Crusinallo, accesso al lago d’Orta ed al Cusio.

Un secondo documento del 1190 testimonia che la proprietà del castello passò dai figli di Manfredo Da Castello che si alleavano con Vercelli, specificando di essere impegnati con i Milanesi a non muovere guerra ai lombardi, utilizzando questo edificio militare.

Nella seconda metà del 1300 i Visconti di Milano fecero crollare la struttura per renderla inutilizzabile. Nel 2014 – 2015 la Cattedra di Archeologia Cristiane e Medioevale dell’Università di Torino e la Sovraintendenza Archeologica Belle Arti, hanno condotto due campagne di ripulitura e di scavo archeologico che hanno portato alla luce un altro fabbricato e nuovi reperti.

Verso il fiume una zona molto ampia era cinta da mura fino alla nostra torre che veniva così a far parte del castello.
Tra il 1500 ed il 1600 con i blocchi squadrati di granito provenienti dal castello demolito, furono costruiti due corpi abitativi, uno di questi adiacente alla nostra torre di avvistamento e primo nucleo dell’antica dimora.

Nel 1600/1700 furono uniti con una quarta porzione che reca lo stemma nobiliare ed un balconcino in granito con parapetto in ferro battuto. Il grande portone ligneo sottostante permette l’accesso all’androne finemente affrescato e sorretto da due colonne di granito ed al giardino che si affaccia a strapiombo sul fiume Strona sottostante.

Un grande scalone di granito venne quindi costruito per accedere al piano nobile del palazzo.

Nel giardino la rimessa dove si custodiva la carrozza del Conte è ora adibita a salone delle feste. Sono ancora visibili le mangiatoie dei cavalli.

Nei secoli il palazzo è diventato proprietà della famiglia Pirinoli, medici ed avvocati proprietari anche di una cartiera. Giuseppe Pirinoli fu esponente politico e si fece promotore della costruzione degli argini lungo il fiume Strona nel 1870.

Nel 1994 la casa, ormai in stato di abbandono da anni e dopo essere stata quartier generale del comando delle truppe tedesche durante la II guerra mondiale, venne acquistata dalla famiglia Bernardini – Ronco.

I lavori di restauro conservativo durarono cinque anni, per la ricerca dei materiali originali necessari al restauro. Oggi è disponibile per chi vuole vivere emozioni ed esperienze indimenticabili in ambienti ricchi di fascino e di mistero.

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Caratteristiche
  • Rif. interno -
  • 0
  • Bagni 3
  • Classe energetica -
  • Riscaldamento -